Cortina d’Ampezzo non è soltanto una località: è un simbolo. La sua fama di Regina delle Dolomiti nasce alla fine dell’Ottocento, quando i primi turisti – affascinati dall’eleganza dei palazzi liberty e dalle vette scoscese – iniziarono a raggiungere la conca ampezzana per immergersi in un paesaggio che univa la grandiosità della montagna a un’ospitalità d’alta classe.
Con il tempo, quella sensazione di esclusività si è consolidata: passerelle in velluto rosso, chalet in legno finemente lavorato, boutique di stilisti e ristoranti gourmet hanno reso Cortina una meta da sogno, capace di accogliere gli sciatori più esigenti e chi cerca un’esperienza di charme davvero unica.
Le Olimpiadi invernali del 1956: il grande salto
Il vero spartiacque arriva nel 1956, quando Cortina ospita i VII Giochi Olimpici Invernali: è la prima volta per l’Italia. Un’edizione memorabile, che lancia il nostro Paese sul palcoscenico internazionale e trasforma Cortina in una vera capitale invernale. Le nuove infrastrutture – come il trampolino per il salto con gli sci e il palaghiaccio – danno nuovo impulso al turismo e all’economia locale.
Verso Milano–Cortina 2026: un ritorno proiettato al futuro
A settant’anni dal debutto olimpico, Cortina tornerà protagonista, questa volta insieme a Milano, per ospitare i XXV Giochi Olimpici Invernali (6–22 febbraio 2026) e le Paralimpiadi (6–15 marzo).
Le gare si svolgeranno in quattro cluster principali: Milano, Valtellina, Val di Fiemme e, naturalmente, Cortina d’Ampezzo. Una duplice anima – urbana e alpina – darà vita a un’edizione capace di raccontare l’Italia nella sua bellezza più completa.
Un’eredità che guarda oltre
Milano–Cortina 2026 lascerà molto più di ricordi: nuove infrastrutture, strategie di mobilità sostenibile e un rilancio economico pensato per durare oltre le Olimpiadi. Ma, soprattutto, rappresenterà l’ennesima conferma del mito di Cortina, autentico gioiello delle Dolomiti, dove storia, natura e sport si fondono in un’armonia perfetta.
Dalle eleganti estati degli anni Venti al clamore olimpico del 1956, fino alla nuova sfida del 2026, Cortina continua a essere un punto di riferimento per chi ama la montagna, lo sci e l’arte di reinventarsi. Perché, come ogni leggenda che si rinnova nel tempo, Cortina è destinata a emozionare ancora.